Chi ha più bisogno in questo momento del tuo amore?
Dal Vangelo secondo Matteo (18,1-5.10.12-14)
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Chi è più grande nel regno di Dio? A chi bisogna rivolgere la nostra massima attenzione? E – sottinteso – chi possiamo benissimo trascurare, mettendolo di lato? Domande legittime, a cui Gesù volentieri risponde, proprio per evitare fraintendimenti.
E come sempre, la visione umana di grandezza viene capovolta: il più grande è il più piccolo, insignificante e umanamente disprezzato. Come i bambini, considerati all’epoca degli uomini incompleti perché ancora incapaci di osservare le leggi e le norme di Israele. Oppure come la pecora di un gregge che si smarrisce nel deserto.
Per Dio, che è Padre e Madre, il più importante è colui che ha bisogno più di ogni altro di cura e di attenzioni, che ha più bisogno di sperimentare il suo amore misericordioso. Come nel cenacolo, durante l’ultima cena, quando Gesù, anticipando il suo sacrificio di salvezza nel banchetto eucaristico, riconosce in Giuda l’Iscariota colui che in quel momento ha bisogno più di ogni altro – anche più di Pietro – di sperimentare l’amore gratuito di Dio. E come il bambino che viene messo al centro dell’insegnamento odierno, Gesù porrà Giuda al centro del cenacolo, dandogli il primo boccone, gesto che esprimeva la massima importanza della persona seduta ad un banchetto. Giuda è la pecorella smarrita che Gesù cerca fino alla fine di riportare al gregge della Chiesa.
Chi è dunque la persona più grande per il Signore? Chi ha più bisogno in questo momento del suo amore, del suo perdono e della sua salvezza. Chiediamoci oggi chi è la persona più importante per me in questo momento. Ho nel cuore gli stessi sentimenti di Cristo Gesù?