Che ci fanno i frati francescani in Groenlandia, l’isola più grande del mondo, collocata più a nord del circolo polare artico?
Quando fra’ Igor Salmič, frate minore conventuale, assistente generale della Federazione delle Province dell’Europa Centrale, ha comunicato la scorsa estate a confratelli e amici che avrebbe passato il ferragosto, ovvero festeggiato la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, in Groenlandia dove stava per recarsi in visita fraterna, la reazione è stata unanime: Che ci vai a fare? Ci vive forse qualcuno?
Ebbene, nell’isola più grande del mondo, che per la sua posizione geografica si trova ancora più a nord del Circolo polare artico ed è ricoperta prevalentemente di ghiacci perenni, ci vivono circa 56mila persone. Esistono pertanto nell’isola, che è una regione autonoma della Danimarca, anche delle piccole comunità cattoliche, composte in maggioranza da filippini. La più grande di esse si trova nella capitale Nuuk e conta circa 200 fedeli che si riuniscono ogni Domenica nella Parrocchia di Cristo Re di cui i responsabili sono proprio i frati minori conventuali danesi.
Fra Tomaž Majcen, del Convento di Copenaghen, nel 2023 è stato nominato Parroco di Nuuk. Personalmente si reca nella sua particolare parrocchia alcune volte l’anno, ma, coinvolgendo nel suo ministero parrocchiale alcuni altri sacerdoti dalla Danimarca, è riuscito ad assicurare ai suoi parrocchiani la Celebrazione Eucaristica ogni Domenica.
Sull’isola esistono altri piccoli gruppi di cattolici che però non hanno una chiesa a disposizione, come nella città di Ilulissat, a due ore di volo a nord di Nuuk. Così, ogni tanto, un confratello sacerdote va a visitarli per celebrare con essi l’Eucaristia nelle loro case, seguita quasi sempre da un momento di convivialità, un’esperienza del tutto simile a quella dei primi cristiani.