La folla lo ascoltava volentieri

Più che gente credente, il mondo cerca gente credibile.

Dal Vangelo secondo Marco (12,37-37)

In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: “Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”. Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?». E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

 

 

 

La folla ascolta volentieri Gesù e questo perché non espone idee, teorie, supposizioni o dissertazioni frutto della sua umana intelligenza. Se siamo stati attenti ai testi evangelici di questa settimana, avremmo certamente notato che Gesù parla con la Bibbia, anzi fa parlare la Bibbia, le da voce. Mostra così al suo uditorio che Dio nelle Scritture ha già detto tutto e non ha bisogno che gli uomini cerchino di interpretare il suo pensiero o, peggio, si sostituiscano a Lui.

 

 

Gesù, inoltre, dimostra non soltanto una piena “padronanza” delle Scritture, ma di accoglierla e viverla pienamente, tanto da essere visto come un testimone autentico della Parola. Per questo non è pedante né pesante nel suo parlare. Si lascia ascoltare ben volentieri perché, ieri come oggi, le persone non cercano “maestri” sapientoni cattedratici e incomprensibili, ma testimoni semplici e credibili. E, in fin dei conti, è quello che ancora oggi viene richiesto agli uomini di fede, consacrati e laici, che cioè non tanto sappiano dissertare circa le verità rivelate in cui dicono di credere, ma che siano credibili nel viverle e nell’annunciarle.

Tu ti fai ascoltare volentieri quando parli di Gesù?
Sei riconosciuto come una persona credente o come un testimone credibile?