Non capivano

Abbiamo bisogno ogni giorno di volgere il nostro sguardo alla sorgente della salvezza.

Dal Vangelo secondo Luca (9,43b-45)

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

 

 

 

Dinanzi a Gesù possiamo restare spettatori ammirati o protagonisti di un evento che può imprimere un senso nuovo alle nostre esistenze. Non possiamo restare estranei (parola che ha la stessa radice etimologica e significato di “stranieri”) né ospiti fugaci di una storia che ci vuole invece familiari e concittadini (cfr Ef 2,19-22).

Talvolta ci beiamo della solennità delle nostre liturgie, della maestosità delle nostre cattedrali, dell’imponenza delle nostre opere caritative e sociali, delle istituzioni ecclesiastiche di vario genere, da perderne di vista il senso, da dove proviene tutto ciò e a cosa ci deve condurre. E quando ciò avviene, pian piano si svuotano non solo di senso, ma anche delle persone. Se le strutture ecclesiastiche non sono un mezzo per l’evangelizzazione e la testimonianza della carità, allora sono strutture “vuote”, cattedrali nel deserto destinate ad implodere. Abbiamo, perciò, bisogno ogni giorno di volgere il nostro sguardo a Colui che è la sorgente della nostra salvezza, la roccia su cui si edifica la Chiesa, rimettendolo al centro e a fondamento dei nostri progetti e istituzioni ecclesiali.

 

 

Oggi sentiamo rivolte a ciascuno di noi le parole che Signore rivolse al profeta Zaccaria (2,7-9.14-15):
«Corri, va’ a parlare a quel giovane e digli: “Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. Io stesso – oracolo del Signore – le farò da muro di fuoco all’intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa”.

Rallégrati, esulta, figlia di Sion,
perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te.
Oracolo del Signore.
Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore
e diverranno suo popolo,
ed egli dimorerà in mezzo a te».