Pregate!

C’è un solo metodo per ottenere dal Signore nuovi discepoli-missionari del Regno: la preghiera.

Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12)

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

 

 

 

C’è un solo metodo per ottenere dal Signore nuovi discepoli-missionari del Regno: la preghiera.
Dovremmo ricordarcelo particolarmente in questi mesi, tra settembre ed ottobre, in cui vengono condivisi nelle chiese e comunità locali – diocesi, parrocchie, comunità religiose – i cosiddetti “progetti” pastorali, vocazionali, educativi… Quanti progetti, quanti convegni, quanta carta… sprecati! se alla base e costantemente non chiediamo al “padrone” di inviarci nuovi discepoli, nuove vocazioni, con l’umiltà di chi sa di non essere un privilegiato, un supereroe, un professionista del sacro che non ha bisogno di niente altro e di nessun altro.

 

 

Gesù inizia il suo discorso missionario dando questa precisa istruzione: tu non sei abbastanza, tu non hai le chiavi del successo, tu non basti a te stesso! Perciò, mettiti innanzi tutto in atteggiamento di preghiera riconoscendo il tuo bisogno di me e della mia Grazia e il bisogno del fratello che sceglierò di metterti accanto. Per il resto, basterà la tua testimonianza di me e la gioia con cui condividerai la tua fede in me e il tuo amore per il fratello/la sorella che ti metterò accanto.