Si è tenuto dal 23 al 26 Maggio nei pressi di Roma il Congresso Internazionale di Pastorale Giovanile.
I giovani «possono essere i protagonisti del rinnovamento affinché la Chiesa si “sblocchi” e torni ad essere giovane»: con queste parole nel segno della speranza il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha aperto lo scorso 23 Maggio il Congresso internazionale di pastorale giovanile che si è tenuto a Ciampino (Roma) e che ha visto la partecipazione circa 300 delegati di Conferenze episcopali provenienti da 110 Paesi.
Nel suo saluto iniziale il Card. Farrell ha fatto notare come oggi la pastorale giovanile è chiamata a rinnovarsi in uno stile che sia davvero sinodale, cioè in ascolto, partecipato, con i giovani protagonisti. «Dunque apriamoci ai giovani – ha concluso Farrell – e apriamoci anche con speranza al futuro! A loro è affidato un grande compito. Lo descrive con parole forti Francesco, e con queste sue parole termino il mio intervento. Dice il Papa: “Giovani, non rinunciate al meglio della vostra giovinezza, non osservate la vita dal balcone. Fatevi sentire! Scacciate le paure che vi paralizzano, per non diventare giovani mummificati. Vivete! Datevi al meglio della vita!”».
L’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione ha poi presentato il Giubileo dei giovani, che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto 2025. E l’arcivescovo di Seul, Peter Chung Soon-taik, ha presentato il Comitato organizzatore locale della Gmg 2027.
Nella seconda giornata di lavori c’è stato l’approfondimento di diversi temi come la leadership giovanile in stile missionario e sinodale e la formazione e l’accompagnamento dei giovani leader in una pastorale giovanile sinodale. Le tematiche proposte sono state approfondite in gruppi di condivisione, seguendo una metodologia di discernimento spirituale, spiegato e introdotto da Sandra Chaoul, libanese, direttrice della Rete di accompagnamento del «Discernment Leadership program».