Evangelizzare con i new-media

Guidare una Porziuncola, come qualsiasi altro gruppo giovanile, non significa solamente organizzare l’incontro settimanale, ma comporta l’impegno ad evangelizzare ogni giorno e a far sì che ogni giovane che ha scelto di essere discepolo di Cristo possa costantemente incontrarsi con la sua Parola e nutrirsi di essa, con un cuore ben disposto.

Guidare una Porziuncola, come qualsiasi altro gruppo giovanile, non significa solamente organizzare l’incontro settimanale, ma comporta l’impegno ad evangelizzare ogni giorno e a far sì che ogni giovane che ha scelto di essere discepolo di Cristo possa costantemente incontrarsi con la sua Parola e nutrirsi di essa, con un cuore ben disposto. Ma può essere difficile trovare il tempo e i mezzi perché ciò avvenga quotidianamente. Oppure no? Abbiamo, infatti, a nostra disposizione l’alto potenziale rappresentato da internet e dai social-network.

I giovani, oggi, ottengono la maggior parte delle loro informazioni proprio da internet. Pertanto un responsabile di gruppo non può restare fuori da questo mondo, bensì deve sapientemente utilizzare i social-network, cioè quelle piazze virtuali dove i giovani stazionano per lungo tempo nell’arco delle giornate, per promuovere ciò che può essere loro utile, informativo e formativo per la loro vita spirituale.

Molti adolescenti e giovani preferiscono nascondersi dietro uno schermo per cercare le risposte ai propri dubbi e interrogativi piuttosto che chiedere e confrontarsi faccia a faccia con chi può aiutarli nella loro ricerca. Perciò, avendo a disposizione una vasta gamma di risorse e sempre a portata di mouse, possiamo aiutarli a trovare le risposte che cercano.
Postare su Facebook il Vangelo del giorno con un breve commento trovato in rete o, meglio, scritto dallo stesso leader può essere motivo di riflessione per i nostri amici, può suscitare domande e quindi un dialogo sulla Parola e su Cristo stesso, e ciò sarà motivo per rendere ragione della speranza che è in noi. Qualcun altro potrebbe anche sentirsi ispirato a ricercare un tempo di preghiera o di Adorazione Eucaristica, poiché la Parola di Dio ha una grande potenza in sé stessa e produce svariati e inattesi frutti secondo la volontà di Chi ce l’ha donata.

Ecco, allora, alcuni piccoli suggerimenti per come poter utilizzare la rete al fine di sostenere il proprio impegno di leader e di evangelizzatori.

Avviare un blog. Esistono tante risorse per crearne uno: da WordPress.com a quelli collegati a hotmail e simili, di facile utilizzo e gratuiti, oppure aprire un gruppo Facebook (chiuso o aperto che sia) per i giovani della Porziuncola. Alcuni lo hanno già fatto da tempo ed è evidente come sia un luogo dove ci si conferma reciprocamente nella fede e nel discepolato, ci si ricorda gli impegni e si condividono le gioie del proprio cammino. In ogni caso, la presenza su Facebook e Twitter è imprescindibile e sono collegabili anche con un eventuale blog, quindi tutto e tutti in solo posto.

Promuovere i siti cattolici. Se trovate sulla rete un articolo interessante o musica cristiana da ascoltare o eventi a cui vorreste che i vostri fratelli partecipassero, basta solo un click o un semplice “taglia & incolla” per condividerlo. Il nostro sito mgfsicilia.org offre quasi quotidianamente articoli formativi e news, ogni settimana pubblica il foglio Disciples e il Commento al Vangelo della Domenica, mensilmente la Newsletter, ecc. Condividendo almeno queste cose, un giovane viene a conoscenza del sito e vi trova magari tanto altro che gli può interessare e magari sottoscriversi alla mailing-list o iscriversi personalmente agli eventi proposti lungo l’arco dell’anno…
Piccola nota: troppo spesso si condividono sui social immagini con frasi ad effetto molto carine, bibliche e/o ispirazionali, ma poco si bada alla fonte a cui rimandano, spesso gestita e promossa da cristiani riformati, evangelici e perfino testimoni di geova. Piccole insidie che possiamo evitare per non essere strumenti di altre esperienze religiose innanzi tutto verificando sempre le fonti e poi imparando a fare da soli. A volte basta solo scattare e condividere la foto di un bel panorama accompagnata da una frase che ci ispira per conseguire lo stesso effetto.

Campagne e-mail. Inviare una e-mail settimanale a tutti vi permette di aumentare l’efficacia del vostro operato sulla rete, ma soprattutto a beneficio di quanti non hanno un account Facebook o Twitter o hanno impostato su “silenzioso” il gruppo Whatsapp perché ogni giorno arrivano mille inutili e molesti – sì molesti! – messaggini tipo “buongiorno”, “buon pranzo”, “buona sera” e “buonanotte”… Inserire un link ad alcune risorse o un video all’interno dell’e-mail ne aumenterà l’interesse e ne solleciterà la lettura integrale.

Coinvolgere. È possibile assegnare a qualcuno del gruppo il compito di gestire il blog o il gruppo FB. Invita per esempio il coleader o qualche altro fratello a scrivere o inviare un post a settimana. Questo può essere un ottimo modo per i giovani di conoscere meglio le proprie guide e così porre le fondamenta per una relazione più personale, il faccia a faccia auspicato.

Responsabilizzare. Chiedete ai vostri giovani di scrivere su un determinato argomento o la propria testimonianza o il proprio approfondimento sulla Parola ascoltata all’incontro… Resterete sorpresi dalla loro volontà e la loro passione nel condividere i propri sentimenti.

Annunciare. Agli incontri settimanali invitate sempre a controllare il blog o FB o la casella di posta elettronica. Invitateli anche a condividere nelle proprie bacheche le cose che ritengono più interessanti o utili per evangelizzare i propri amici. Questo li aiuterà a capire l’importanza di un buon utilizzo dei media e forse anche a pubblicare meno banalità, gossip o perfino volgarità.

Avviare ed impegnarsi anche quotidianamente nel ministero di evangelizzazione mediante la rete è certamente uno strumento importante per mantenere i contatti con i propri giovani e per farsi conoscere nella cerchia delle relazioni virtuali. D’altronde, se gli adolescenti e i giovani stazionano nel mondo virtuale è allora proprio lì che un evangelizzatore deve stare per indirizzarli nella direzione giusta. Più, poi, si incontreranno con testimoni di Cristo, più i loro cuori si disporranno ad accoglierlo.