Dio si è fatto uomo per caricarsi le nostre iniquità, per portare su di sé il peccato del mondo!
Dal Vangelo secondo Marco (1,40-45)
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Un certo filone spirituale, frutto anche dell’immaginario religioso tipico dell’uomo, induce a pensare che a Dio bisogna presentare le nostre buone opere e i nostri sacrifici espiatori, ma mai certamente il nostro peccato!
Eppure Dio si è fatto uomo per caricarsi le nostre iniquità, per portare su di sé il peccato del mondo! (cfr Is 53).
Il Figlio di Dio ci purifica e ci libera toccando le nostre piaghe e facendosi lui stesso lebbroso al posto nostro “tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città”…
Chiedi oggi con fiducia a Gesù di purificarti dalla lebbra del peccato, dei vizi e di tutto ciò che ti sta conducendo alla morte. Egli lo farà perché vuole donarti una vita nuova.