Signore, dacci sempre questo pane!

Stai cercando Dio o solamente i suoi doni?

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,30-35)

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».

Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».

Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

 

 

 

Mosè ha dato un pane [proveniente] da Dio, Gesù ci dà il pane [fatto della stessa sostanza] di Dio. Una cosa è ricevere un dono da parte di Dio, altra cosa è ricevere Dio stesso.

Ancora una volta, in linea con la riflessione di ieri, ci ritroviamo di fronte i due contrapposti atteggiamenti di superstizione e di fede. Il superstizioso, nel desiderio di sopravvivere, chiede continuamente a Dio di fargli dono di tutto il necessario per sfuggire alle difficoltà della vita terrena; al contrario, l’uomo di fede chiede di avere Dio, “confidando nella sua fedeltà” (Sal 52,10), “come un bimbo svezzato in braccio a sua madre” (Sal 131,2).

E chi ha Dio ha tutto, come già ben sapeva san Francesco quando pregava «Mio Dio e mio tutto» o quando scrisse le Lodi di Dio Altissimo:

Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo,
Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra.
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
Signore Dio vivo e vero.

Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza,
Tu sei giustizia e temperanza,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.

Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei rifugio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede,
Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna,
grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

(Fonti Francescane, 261)