Gioiamo per la nostra appartenenza alla grande famiglia dei discepoli del Signore.
Dal Vangelo secondo Luca (11,27-28)
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Troppo spesso puntiamo tutte le nostre risorse nel conseguire degli obiettivi lavorativi o affettivi, nell’essere apprezzati e riconosciuti, anche all’interno delle nostre fraternità ecclesiali. È una cosa normale e legittima se le cose che desideriamo sono buone. Ma ciò non potrà colmare il nostro desiderio di infinito. Solo riconoscendoci cercatori di Dio, solo diventando uditori della Parola che si manifesta nella Scrittura e negli eventi possiamo scoprire in quale disegno di Dio possiamo essere inseriti. Chiediamo al Signore la grazia dell’ascolto, la capacità di diventare uditori della Parola così che anche noi possiamo gioire dell’appartenere alla grande famiglia dei discepoli del Signore!
«Siamo sposi, quando l’anima fedele si unisce al Signore nostro Gesù Cristo per virtù di Spirito Santo. Siamo suoi fratelli quando facciamo la volontà del Padre che è nei cieli. Siamo madri, quando lo portiamo nel cuore e nel corpo nostro per mezzo del divino amore e della pura e sincera coscienza, lo generiamo attraverso le opere sante, che devono risplendere agli altri in esempio». (San Francesco)