La corona francescana

Recita la corona francescana delle sette gioie per chiedere la potente intercessione della Madonna.

Fin dall’inizio della loro storia i cristiani hanno continuato la tradizione ebraica di recitare e cantare i 150 salmi della Bibbia, come parte del loro impegno quotidiano di preghiera. Tuttavia, nel Medioevo, una popolazione formata largamente da persone analfabete non era più in grado di ricordare a memoria o recitare in latino quei medesimi salmi. Perciò all’inizio del XIII secolo fu introdotta una meditazione biblica, adatta a quelle persone che desideravano partecipare alla santificazione della vita quotidiana mediante una serie di preghiere.

Quello che fu poi conosciuto come il rosario, consisteva nella recitazione di avemarie e di paternostri, che venivano contati sui 150 grani di una corona. I misteri del Nuovo Testamento erano meditati nello “specchio” dei 150 salmi dell’Antico Testamento. La storia della salvezza, quindi, permeava questo semplice metodo di preghiera. La ripetizione permetteva una respirazione ritmica, guidando chi partecipava a entrare nella pace e nella calma.

Alla fine il rosario divenne la forma preferita di devozione personale, molto diffusa in una larga schiera di persone, anche tra laici colti e religiosi. Il nome rosario deriva da “rosa”, un fiore carico di profondo simbolismo. Uno dei titoli spirituali dati alla Vergine Maria è quello di rosa mistica e si riferisce al suo grembo come a un fiore da cui si sviluppa Cristo Salvatore.  Lungo i secoli l’Ordine domenicano ha esercitato un grande influsso nel promuovere il rosario nella forma in cui lo conosciamo oggi. 

Il rosario francescano, o più esattamente la “corona francescana”, risale agli inizi del secolo XV. In quel tempo un giovane, che provava grande gioia spirituale nell’intrecciare corone di fiori selvatici per una bellissima statua della Madonna, decise di entrare nell’Ordine francescano. Dopo essere entrato nella comunità, però, fu preso da tristezza, perché non aveva più il tempo di raccogliere fiori per la sua devozione personale. Una sera, mentre si sentiva tentato di abbandonare la sua vocazione, ricevette una visione della Vergine Maria.

La Madonna incoraggiò il giovane novizio a perseverare, ricordandogli la letizia dello spirito francescano e gli insegnò a meditare ogni giorno sette avvenimenti gaudiosi della sua vita come una nuova forma di rosario. Invece di una corona di fiori, il novizio avrebbe potuto adesso intrecciare una corona di preghiere. 

In poco tempo molti altri francescani cominciarono a pregare la corona e velocemente questa pratica si diffuse in tutto l’Ordine, diventando ufficialmente riconosciuta nel 1422. Nella Corona francescana ogni decina mette in risalto una delle gioie di Maria e comincia con un Padre nostro, seguito da dieci Ave Maria.


O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre…

Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della tua misericordia.

 

1. Ci rallegriamo con Te, o Maria, Vergine Immacolata, per l’allegrezza che t’inondò il cuore quando, dopo l’annuncio dell’angelo Gabriele, il Verbo di Dio per opera dello Spirito Santo s’incarnò nel tuo purissimo seno, e si realizzò il disegno eterno a cui eri stata predestinata insieme con il Figlio prima della creazione del mondo. Pater, 10 Ave, Gloria

 

2. Ci rallegriamo con Te, o Maria, piena di grazia, per la consolazione che hai provato nella visita alla cugina Elisabetta, quando essa, dopo aver udito il tuo saluto, divenne profetessa e ti riconobbe vera “Madre di Dio”, e Giovanni, ancora nel grembo, veniva riempito del dono dello Spirito Santo. Pater, 10 Ave, Gloria

 

3. Ci rallegriamo con Te, o Maria, Tuttasanta, per quel gaudio inesprimibile che hai provato a Betlemme, quando serbando illibato il giglio della tua verginità, partoristi senza dolore il tuo divin figlio Gesù, che era venuto a portare la pace e la redenzione al mondo, e lo vedesti adorato dai pastori. Pater, 10 Ave, Gloria

 

4. Ci rallegriamo con Te, o Maria, regina della pace, per la somma letizia che sperimentò il tuo cuore, quando vedesti i Re Magi venire riverenti da terre lontane a prostarsi davanti al tuo divin figlio Gesù, e adorarlo come vero uomoDio, Redentore del mondo, e vedendo tu in loro l’omaggio di tutti i popoli. Pater, 10 Ave, Gloria

 

5. Ci rallegriamo con Te, o Maria, via di salvezza, per il giubilo che provò il tuo cuore amoroso, quando cercato per tre giorni lo smarrito Gesù, lo trovasti nel tempio fra i dottori, che già spandeva i raggi della sua infinita sapienza a quanti lo cercano con cuore sincero. Pater, 10 Ave, Gloria

 

6. Ci rallegriamo con Te, o Maria, madre della vita, per quella gioia che ti riempì il cuore quando vedesti il tuo figlio risorto da morte il giorno di pasqua. Pater, 10 Ave, Gloria 

 

7. Ci rallegriamo con Te, o Maria, porta del cielo, per l’esultanza del tuo cuore quando, dopo la morte, il Dio ti fece risorgere e fosti condotta in cielo, in anima e corpo, per regnare accanto al Figlio quale mediatrice di grazia e nostra avvocata. Pater, 10 Ave, Gloria

 

Dopo il Salve Regina si aggiungono poi altre 2 Ave Maria in memoria dei 72 anni cui sarebbe vissuta la Vergine, e un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria per le intenzioni del Sommo Pontefice.