Papa Francesco nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, alla Porziuncola, in occasione dell’ottavo centenario del “Perdono di Assisi”.
Papa Francesco si reca oggi pomeriggio nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, alla Porziuncola, in occasione dell’ottavo centenario del “Perdono di Assisi”. Lo ha ricordato ieri all’udienza generale con queste parole: “Sarà un pellegrinaggio molto semplice, ma molto significativo in questo Anno Santo della Misericordia. Chiedo a tutti di accompagnarmi con la preghiera, invocando la luce e la forza dello Spirito Santo e la celeste intercessione di San Francesco”. Una visita di appena sei ore, ma intensa. Il Papa partirà con l’elicottero dal Vaticano alle 15.00. Dopo una quarantina di minuti l’arrivo a Santa Maria degli Angeli. Il rientro in Vaticano è previsto per le 19.00.
A Santa Maria degli Angeli è tutto pronto per l’arrivo del Papa pellegrino. Il Santo Padre giungerà in modo discreto verso le 15.40 e, senza i saluti d’accoglienza di rito, proseguirà al centro della Basilica, come in un piccolo pellegrinaggio, per andare a riflettere profondamente sul perdono di Dio e la sua misericordia. Al termine, con una catechesi pubblica, si soffermerà sul brano del Vangelo di Matteo nel quale si narra del dialogo tra Gesù e Pietro, al quale il Signore chiede di perdonare non sette volte ma settanta volte sette. La visita si incastona straordinariamente nell’ottavo centenario dell’indulgenza del Perdono di Assisi e nel Giubileo della Misericordia.
“La visita di papa Francesco ad Assisi, scrive padre Enzo Fortunato, direttore della rivista ‘San Francesco’, coniuga un evento storico il Giubileo Francescano del Perdono al Giubileo di Papa Francesco. Quella porta senza serrature né maniglie voluta da san Francesco sarà la stessa voluta e varcata dal Papa il 4 agosto”. “Una visita che ci parla di un cammino quanto mai attuale verso l’inclusione, l’accoglienza, la misericordia. Il Santo Padre oltrepasserà la porta che san Francesco otto secoli fa ha aperto a tutti. Ritorneremo a quella notte del 1216 quando Gesù e Maria apparvero al santo di Assisi ponendogli la domanda: “Cosa desideri per la salvezza delle anime”. La risposta fu immediata: “Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.
Nella conclusione della Lettera che i Ministri Generali delle famiglie dell’Ordine Francescano hanno diffuso in occasione del’VIII centenario del Perdono di Assisi, scrivono: «Questo centenario ci aiuti a provare una salutare vergogna perché nessuno sembra prendersi cura di mettere pace e concordia nella realtà conflittuale in cui viviamo e ci faccia crescere nella creativa capacità di trovare maniere nuove per cantare un canto comprensibile agli uomini e alle donne del nostro tempo. Sia la nostra vita quel canto che, nella misura in cui è lode vivente a quel Dio da cui proviene ogni amore, diventa provocazione efficace per costruire pace e riconciliazione».