Provata dall’Amore

Dalla “prova d’amore” all’Amore accolto e provato in Gesù Cristo. La testimonianza di una giovane che ha sperimentato la liberazione dalle lacrime e dalla morte grazie all’incontro con Colui che è l’Amore.

 

 

Un anno fa la mia vita è completamente cambiata. Ho incontrato per la prima volta Gesù e oggi, che vivo molto più di allora la consapevolezza dalla mia conversione, mi è stata concessa la grazia di poterti raccontare l‘immenso amore di Dio.

Non posso dire che la Sua presenza è stata nulla nei miei passati 24 anni, tutt’altro! Anche se me ne rendo conto solo ora. Sin da quando sono venuta al mondo, Lui ha condotto i miei passi, mi ha posto sotto la sua ala per tutta l’infanzia proteggendomi e salvandomi da molti pericoli. Tuttavia la situazione è cambiata nell’adolescenza, quando presi pieno possesso della mia libertà di scelta. E così mentre io iniziai a scegliere di allontanarmi sempre più da Dio, Lui se ne stava in disparte e in silenzio, senza smettere di guardarmi.

All’età di 14 anni, il mio primo “fidanzato” decise di mettermi alle strette dicendomi: “Se mi ami devi dimostrarmelo”. Io, che non desideravo altro che sentirmi amata e apprezzata, mi trovai di fronte a una scelta. Non avevo idea di cosa fosse l’Amore e con tanta paura decisi di pagare il pegno per riceverlo in cambio. Ricordo ancora quella sera: la luna aveva perso la sua incantevole bellezza. Dopo pochissimo tempo ci lasciammo: lui aveva conquistato il suo trofeo e io avevo perso la partita, con tanta rabbia dentro perché mi sentivo derubata di qualcosa di prezioso, profanata. L’orgoglio mi portò a non riconoscere questa ferita, ma a fare altre scelte laceranti, ritenendo che nessuno poteva più togliermi niente. E mentre continuavo a cercare l’amore perfetto la storia continuava a ripetersi, al punto che non cadeva più neanche una lacrima. Il risultato era che mi sentivo sempre più sporca di una macchia indelebile; ricordo le volte che sotto la doccia mi graffiavo la pelle perché non riuscivo a sentirmi pulita dentro!

Iniziai a darmi alla ricerca disperata di quel qualcosa che mi mancava per ricolmare il grande vuoto che sentivo dentro. Mi chiedevo: “Cosa mi manca? Perché non sono felice?”. Pensando che il problema fosse il mio corpo, molto diverso da quello delle modelle, iniziai a mangiare sempre meno: stavo per conoscere l’anoressia. Presa per i capelli, mi diedi ad altre forme di compensazione. Credendo nella necessità di farmi degli amici, sperando di entrare a far parte di un gruppo, iniziai a seguire compagnie nelle loro forme di illusorio divertimento: alcol e droga. Ma tutto fu solo distruttivo.

Disperata, decisi di darmi alla vita “sana” arrivando a fare anche sei ore di attività fisica al giorno; non vivevo per altro e arrivai a perdere finalmente quei chili di troppo. Ma cosa cambiò? Nulla. Anzi, stavo peggio di prima, mi sentivo ancora più sola, ancora più triste. La mia vita era un fallimento: non ero riuscita a portare a compimento gli studi secondo i tempi che mi ero prefissata, non ero riuscita a circondarmi di amici, non ero riuscita a farmi amare. Ero nessuno, una creatura inutile, sporca, destinata a nulla di buono.

Era il settembre 2014 quando, stanca di quella vana e dolorosa ricerca, iniziai a tremare dinanzi alla scelta che rimbombava sempre più nella mia testa: togliermi la vita. Il demonio aveva fatto bene il suo lavoro e stava per chiudere completamente la fossa che mi ero scavata. Iniziai a diventare pubblicamente un mendicante di amore, di attenzione, gridavo in lacrime a chiunque che avevo bisogno di aiuto. Nessuno sapeva come aiutarmi, anzi ci fu anche chi se ne approfittò. Solo una persona mi diede ascolto, quella stessa persona che sino ad allora era rimasta in silenzio e in disparte senza mai togliere lo sguardo su di me: Gesù.

Chi può dimenticare quella notte del 4 novembre 2014: mi ritrovai faccia a faccia con Lui alla mia prima adorazione eucaristica. Ero l’adultera che si trascinava per terra aspettando di essere lapidata, ma ecco che come il figliol prodigo fui abbracciata dal Padre, misericordioso e pieno di amore. Percepii la sua immensa felicità per aver ritrovato la sua pecorella smarrita. Prima ancora che riconoscessi il mio peccato Lui mi aveva già perdonato. Quella macchia per me indelebile venne completamente cancellata e fui resa più bianca della neve. Come il cieco Bartimeo, gettai via il mantello pesante della mia vita passata, e senza vedere a cosa sarei andata incontro mi diressi verso quella voce che mi chiamava per nome. Il Signore mi fece rinascere a vita nuova, riempiendomi del suo immenso amore. E proprio come alla donna che piangendo lavò i piedi del Maestro con le sue lacrime, mi disse: “Va’, la tua fede ti ha salvata“! (Lc 7,50). Da quella sera la luna riacquistò quella bellezza che aveva perso.

Da quella sera cammino con e per Gesù ed è meraviglioso, la parola “infelicità” non esiste più. È normale che le difficoltà continuino a esserci, in fondo la vita è una barca sul mare e a volte arriva anche la tempesta. Ma ora sulla mia barca c’è una Guida, un Amico, un Fratello che mi indica la Via, mi dona la Forza e la Speranza e m’istruisce sulla Verità: Gesù. Il Signore ha lenito completamente le mie ferite, ogni giorno mi fa sentire amata insegnandomi ad amare me stessa con tutti i miei limiti; solo così posso realmente riuscire ad amare il prossimo.  Mi insegna giorno dopo giorno ad apprezzare la bellezza del dono della Vita e come debba farne buon uso.

Da quella sera non mi sento più sola, oltre a sperimentare la sua Presenza viva, lo tocco con mano nei fratelli e sorelle che ha posto al mio fianco; nel compagno di viaggio che mi ha donato, il bastone su cui posso sorreggermi nel cammino verso la santità, con cui vivo un fidanzamento casto fondato su Gesù che ci fa scoprire il senso profondo dell’Amore. Sono tanto grata al Signore e non posso che ringraziarlo con la mia stessa vita!

Come posso tenere per me tutto questo? “Sì, hai liberato la mia vita dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi dalla caduta” (Sal 116,8). Dio mi ha salvata e vuole salvare anche TE! Dio mi ama e ama anche TE! Lui si è fatto uomo, è morto in croce per i miei e i tuoi peccati! Lui è quella Luce che ti manca, quella felicità di cui tu sei mendicante. Lui è nella tua vita, che ti sta guardando, in disparte a causa delle tue scelte; ma oggi non sta in silenzio, oggi ti sta urlando “Io ti amo, voglio che tu sia amato e ti mostrerò il cammino che conduce all’amore se me lo permetterai”. Cosa aspetti? Seguilo!

Ricorda: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui” (Gv 3,16-17).

Siby P.