Dio tocchi il cuore dei terroristi. La preghiera per la pace del Papa dinanzi le reliquie dei martiri del Perù

Prima della veglia con i giovani, il Papa ha visitato la Chiesa di San Francesco a Cracovia dove ha pronunciato una preghiera per la Pace dinanzi le reliquie dei martiri francescani, i Beati Zbigniew Strzałkowski e Michał Tomaszek.

Prima della veglia con i giovani, il Papa ha compiuto una breve visita nella Chiesa di San Francesco a Cracovia dove si venerano le reliquie dei martiri Francescani polacchi, i Beati Zbigniew Strzałkowski e Michał Tomaszek, uccisi in Perù dai guerriglieri maoisti di “Sendero luminoso”. Qui ha pronunciato una Preghiera per la Pace e perché il mondo sia liberato dalla “piaga del terrorismo”. Erano presenti anche alcuni familiari dei martiri.

Dio doni al mondo la pace e allontani “l’ondata devastante del terrorismo”: la preghiera di Papa Francesco è intensa. Rivolge il suo primo pensiero alle vittime dei “brutali attacchi” e a chi è stato “ferito in questi atti di inumana violenza”: persino bambini, persone innocenti “coinvolte solo per fatalità nel male”. Nello stesso tempo prega perché siano cancellati “l’odio e il desiderio di vendetta” e nasca la “disponibilità a perdonare”, perché si ritrovi “il coraggio per continuare ad essere fratelli e sorelle per gli altri, soprattutto per gli immigrati”.

Francesco prega per la conversione dei terroristi, perché Dio tocchi i loro cuori e “riconoscano il male delle loro azioni e tornino sulla via della pace e del bene, del rispetto per la vita e della dignità di ogni uomo, indipendentemente dalla religione, dalla provenienza, dalla ricchezza o dalla povertà”. Chiede l’intercessione dei due Francescani polacchi uccisi in odio alla fede dai guerriglieri di Sendero Luminoso. Missionari nelle Ande peruviane, avevano condiviso in tutto la vita dei più poveri, offrendo il loro sangue – afferma il Papa – come “valorosi testimoni del Vangelo”.

Zbigniew Strzałkowski e Michał Tomaszek sono stati assassinati il 9 agosto 1991 a Pariacoto, in Perù, e beatificati il 5 dicembre 2015 insieme al sacerdote italiano Don Alessandro Dordi, della diocesi di Bergamo, anch’egli ucciso dai “senderisti” in quello stesso anno. Non si erano lasciati scoraggiare da grandi difficoltà, dalla mancanza di luce elettrica e dalle epidemie di colera. Per i guerriglieri la loro presenza e il loro aiuto ai poveri frenava la rabbia del popolo e rallentava la rivoluzione.

Il cardinale Angelo Amato prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ricorda: “Durante il periodo del terrore rivoluzionario — dal maggio del 1980 al novembre del 1992 — l’ideologia marxista di Sendero Luminoso causò attentati soprattutto contro la Chiesa e i sacerdoti, incendiando, profanando, distruggendo, calunniando, uccidendo. Per impedire questo assalto diabolico, il coraggioso vescovo di Chimbote, mons. Luis Armando Bambarén, con i sacerdoti, i missionari e i laici della diocesi, iniziarono una intensa campagna di preghiera e di diffusione del messaggio evangelico a favore della pace, della vita, della dignità della persona, della fraternità e del perdono contro ogni forma di odio e di violenza. 27.000 giovani costruirono la Cruz de la Paz, come simbolo di pace e di difesa della vita, a dimostrazione che la religione cristiana non addormenta i popoli, ma ne promuove gli autentici valori umani, creando giustizia e armonia sociale”.

Il porporato racconta il martirio dei due Francescani: “Il martirio dei due Francescani avvenne il 9 agosto del 1991. Dopo la Messa, verso le ore 20.00, un gruppo di terroristi armati, col volto coperto, catturarono i due sacerdoti e li misero su una macchina. In quei momenti padre Zbigniew incoraggiò il suo confratello dicendo: «Michał, sii forte, sii coraggioso!». Si misero poi a pregare, meditando la parola del Signore sul seme di grano che se non muore, resta infecondo. Poco dopo furono uccisi con proiettili di grosso calibro, che fracassarono il loro cranio. Senza processo e senza potersi difendere, i due religiosi furono uccisi in odio alla fede come agnelli portati al macello. Alle loro esequie, officiate dal vescovo, il popolo accompagnò le salme con fiori e lacrime, mentre i bambini cantavano piangendo i canti appresi da padre Miguel. Furono raccolte come preziose reliquie le pietre bagnate dal loro sangue”. 

[FONTE: Radio Vaticana]

Preghiera per la pace e la difesa dalla violenza e dal terrorismo

 

O Dio onnipotente e misericordioso, Signore dell’Universo e della storia. Tutto ciò che hai creato è buono, e la Tua compassione per gli errori dell’uomo è inesauribile.

 

Oggi veniamo a Te per chiederTi di conservare il mondo e i suoi abitanti nella pace, di allontanare da esso l’ondata devastante del terrorismo, di riportare l’amicizia e infondere nei cuori delle Tue creature il dono della fiducia e della disponibilità a perdonare.

 

O Datore della vita, Ti preghiamo anche per tutti coloro che sono morti come vittime di brutali attacchi terroristici. Dona loro una ricompensa eterna. Che intercedano per il mondo, dilaniato dai conflitti e dai contrasti.

 

O Gesù, Principe della Pace, Ti preghiamo per chi è stato ferito in questi atti di inumana violenza: bambini e giovani, donne e uomini, anziani, persone innocenti coinvolte solo per fatalità nel male. Guarisci il loro corpo e il loro cuore e consolali con la Tua forza, cancellando nel contempo l’odio e il desiderio di vendetta.

 

Spirito Santo Consolatore, visita le famiglie delle vittime del terrorismo, famiglie che soffrono senza loro colpa. Avvolgile col manto della Tua misericordia divina. Fa’ che ritrovino in Te e in se stessi la forza e il coraggio per continuare ad essere fratelli e sorelle per gli altri, soprattutto per gli immigrati, testimoniando con la loro vita il Tuo amore.

 

Tocca i cuori dei terroristi, affinché riconoscano il male delle loro azioni e tornino sulla via della pace e del bene, del rispetto per la vita e della dignità di ogni uomo, indipendentemente dalla religione, dalla provenienza, dalla ricchezza o dalla povertà.

 

O Dio, Padre Eterno, esaudisci nella Tua misericordia la preghiera che innalziamo a Te tra il fragore e la disperazione del mondo. Ci rivolgiamo a Te con grande speranza, ricolmi di fiducia nella Tua infinita Misericordia, affidandoci all’intercessione della Tua Santissima Madre, resi forti dall’esempio dei beati martiri del Perù, Zbigniew e Michele, che hai reso valorosi testimoni del Vangelo, al punto che hanno offerto il loro sangue, e chiediamo il dono della pace e l’allontanamento da noi della piaga del terrorismo.

 

Per Cristo nostro Signore.
Amen.