La testimonianza di Fausto e Mariarosa ai sacerdoti partecipanti all’annuale Convegno Nazionale dei Parroci OFM Conv.
Siamo una giovane coppia di sposi che il Signore ha chiamato ad essere suoi a 360 gradi ancor prima del matrimonio, quando nel maggio del 2012, dopo qualche resistenza, accogliemmo l’invito a partecipare al Corso Nuova Vita di cui tanto ci avevano parlato i giovani dell’MGF. Eravamo fidanzati già da parecchi anni e collaboravamo a pieno ritmo nella nostra parrocchia di appartenenza, la stessa dove ci siamo conosciuti, dove ci siamo sposati e, grazie a Dio, dove viviamo tuttora. Eravamo impegnatissimi nelle varie attività parrocchiali (catechismo, oratorio, animazione liturgica) e pertanto quel corso ci sembrava assolutamente superfluo per due come noi molto attivi in comunità e certi della strada che stavamo percorrendo. Stante l’insistenza dell’invito che più volte ci era stato rivolto, in quell’occasione sentimmo di non poter più dire di no, pur non essendo molto convinti dell’adesione. In realtà ci rendemmo conto che fino a quel momento il Signore non aveva fatto altro che preparare il terreno per la nostra conversione.
A sorpresa quel Corso fu per noi un vero e proprio scossone, un richiamo quasi imperante di Dio che, dopo aver minato le nostre certezze e messo a nudo le nostre fragilità, ci spingeva ad abbandonare al suo amore tutti quegli aspetti della nostra persona e del nostro carattere che tenevamo nascoste, quelle imperfezioni che fingevamo di non avere, al fine di mostrarci quanto più perfetti agli occhi degli altri, e soprattutto a rimettere in discussione la nostra vita spirituale e sociale.
Il Corso Nuova Vita è certamente un’esperienza molto personale e la chiamata di Dio ha avuto degli effetti e delle reazioni diverse in noi due, ma entrambi percepimmo fin da subito quel forte monito a riflettere su ciò che avevamo fatto fino a quel momento, a riconoscere con coraggio ed umiltà se quanto operato era realmente per il Signore o più per una soddisfazione personale. Egli ci chiedeva di abbandonare determinate abitudini, certi modi di fare che niente avevano a che fare con quanto Gesù ci insegna. Da lì iniziò un percorso di riflessione e di discernimento personale e di coppia in cui ci siamo messi fortemente in discussione, ma durante il quale il Signore ci fu sempre accanto come mai avvenuto prima.
Alla fine di questo non poco tormentato periodo ci sentivamo totalmente conquistati da Gesù. Avevamo spalancato la porta del nostro cuore al suo infinito amore e Lui non smetteva di sorprenderci. La chiamata fu continua ed insistente, a partire dall’ingresso nell’équipe regionale della Scuola di Evangelizzazione del Movimento Giovanile Francescano, passando per la scelta di unirci in matrimonio, nonostante le tante incertezze lavorative, fino ad arrivare all’adesione al cammino della Porziuncola. Proprio in riferimento a quest’ultimo “SI’” il Signore ci fece comprendere che la nostra conversione sarebbe stata credibile ed autentica solo nel momento in cui avremmo mostrato con coraggio il nostro cambiamento nel nostro ambiente quotidiano, testimoniando quanto avvenuto a coloro che conoscevano i “vecchi” Fausto e Mariarosa.
La Porziuncola si rivelò fin da subito uno strumento efficace per vivere quotidianamente la Parola di Dio e condividerla settimanalmente con i fratelli, invocando insieme lo Spirito Santo e pregando per tanti altri giovani, nonché uno stimolo ad operare concretamente per il Signore. La prima cellula vide l’adesione di appena cinque giovani (oggi tutti leaders delle varie Porziuncole netine), instradati da due giovani ragazzi di Catania, Paco e Carlotta, che con amore ed impegno ci spiegarono il metodo e soprattutto la finalità del Progetto Discepoli: annunciare a quante più persone l’amore che Dio ha riversato su ognuno di noi! Il periodo di formazione durò circa due mesi e mezzo e l’esempio di quei due giovani venticinquenni che ogni settimana, a fine giornata, si mettevano in macchina per venire da noi, fu già una gran bella testimonianza. Fu così che nacque la prima Porziuncola e da allora in poi si è registrato una continua crescita in numero, conversioni e vite messe nelle mani del Signore.
Tra le altre cose, questo cammino ha fatto crescere in noi il bisogno sempre più forte di nutrirsi dei sacramenti (soprattutto dell’Eucaristia anche tutti i giorni e del sacramento della riconciliazione accompagnati da un padre spirituale).
Oggi, dopo 3 anni appena, esistono ben 4 Porziuncole (per un totale di circa 35 porziuncolini), l’ultima delle quali nata da pochissimo e che accoglie soprattutto i fratelli più piccoli, giovani di 18-20 anni che hanno incontrato il Signore e che sentono di doversi mettere al servizio dei loro coetanei, soprattutto dei più lontani da Dio.
Noi crediamo fortemente in questo progetto, lo abbiamo sposato ed è entrato a casa nostra e nella nostra vita in maniera concreta ed operante. Nella semplicità cerchiamo di dare agli altri quello che Dio stesso ha dato a noi: amore vero e sincero che si traduce nella comprensione, nell’ascolto, nella vicinanza, nell’accompagnamento nelle difficoltà oltre che nella preghiera. Naturalmente ciò che ci proponiamo di dare agli altri lo chiediamo a Dio prima di tutto per noi stessi, perché camminare con Lui non è semplice e le sofferenze e difficoltà non mancano. Abbiamo infatti compreso che più ci si dona al Signore e più Lui chiede e quando chiede sa sempre che possiamo dargli qualcosa, nonostante sia umanamente faticoso dirgli “Sì Signore, sia fatta la tua volontà”. Grazie a Dio però la Porziuncola è anche fraternità e sostegno, luogo in cui si trova il supporto dei fratelli anche e soprattutto attraverso la preghiera. Ed in questo dono vicendevole degli uni agli altri si mettere sempre al centro Gesù Cristo, la linfa vitale delle nostre relazioni.
Il Signore benedica sempre questo cammino, fra’ Saverio e tutti i ragazzi impegnati nell’evangelizzazione, nonché le comunità e realtà nelle quali con amore quotidianamente operiamo.
Fausto e Mariarosa