Un sinodo sui giovani nel 2018

Papa Francesco ha deciso di dedicare ai giovani la XV assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che si terrà nell’ottobre del 2018.

Il tema della prossima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi del 2018 – la quindicesima – sarà «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Papa Francesco, si legge in una nota della Sala Stampa, ha scelto il tema del prossimo Sinodo «dopo aver consultato, come è consuetudine, le Conferenze episcopali, le Chiese orientali cattoliche sui iuris e l’Unione dei Superiori Generali, nonché aver ascoltato i suggerimenti dei Padri della scorsa Assemblea sinodale e il parere del XIV Consiglio ordinario». Decisione che dimostra una «sollecitudine pastorale della Chiesa verso i giovani». Questo tema, si legge ancora nella nota, «intende accompagnare i giovani nel loro cammino esistenziale verso la maturità affinché, attraverso un processo di discernimento, possano scoprire il loro progetto di vita e realizzarlo con gioia, aprendosi all’incontro con Dio e con gli uomini e partecipando attivamente all’edificazione della Chiesa e della società».
Il Papa dunque invita a porsi in ascolto dei giovani in primo luogo intercettandoli nel loro cammino di vita cristiana. Non solo, però.  Il «discernimento vocazionale» riguarda tutte le scelte di vita, come l’impegno nel matrimonio, negli studi, nel lavoro.
il tema dei giovani è destinato a far “uscire” la Chiesa per incontrare chi nella nostra società ha a cuore i giovani, dialogando con i diretti interessati. Un cammino denso di suggestioni e di spunti, un viaggio della Chiesa nella condizione giovanile oggi, iniziando dalle sue domande esistenziali e religiose.

È significativo che il Sinodo comprenda anche il tema della scelta vocazionale dei giovani e quindi il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo. Si impone una riflessione anche sulla comunità dei cristiani, sugli adulti e la loro fede perché i giovani sono dei sensori come i polmoni: si ammalano per primi quando l’aria è inquinata.

Finalmente il mondo della pastorale giovanile ha una grande occasione per aiutare ad aprire gli occhi sulla condizione giovanile d’oggi senza guardarla da lontano come se ne fosse estranea.

Come sottolinea don Michele Falabretti in un’intervista a Daniela Pozzoli per Avvenire.it  il Sinodo è «una grande opportunità che ci dobbiamo giocare bene, non solo per aprire un confronto franco tra chi con loro lavora tutti i giorni – e penso alle pastorali giovanili diocesane – ma anche perché porterà noi adulti a interrogarci sulla nostra fede».

L’annuncio è stato una  «sorpresa», come dice don Michele, una sorpresa che va sfruttata al meglio per “aprire gli occhi” sui giovani. “Mi auguro – sottolinea Falabretti – che la Chiesa e gli adulti non li guardino in questi due anni che ci separano dall’evento da lontano, come se registrassero i loro movimenti attraverso una telecamera montata su un drone, ma che li accompagnino nel cammino. Oggi i nostri ragazzi hanno bisogno di testimoni e di padri, di qualcuno che gli faccia vedere il lato promettente della vita”.